Uno dei dubbi rispetto all’introduzione della SGE nel motore di ricerca più famoso del web: quali sono i settori più colpiti dalla Search Generative Experience? Noi sappiamo che l’introduzione dell’intelligenza artificiale nelle SERP non sarà uguale in ogni campo.
Alcune pagine dei risultati saranno più interessate rispetto ad altre ed è importante avere uno scenario chiaro rispetto a questo tema. Iniziamo da questo punto: secondo, Onely nel 2023 I risultati SGE sono disponibili per l’81% delle query, una parte (il 67%) aveva l’area SGE abilitata automaticamente e il 14% richiedeva agli utenti di fare clic sul pulsante Genera.
Anche rispetto alla presenza della generazione automatica o meno ci sono delle differenze rispetto ai settori. Ad esempio, come ricorda Search Engine Journal, è il settore della salute ad avere la maggior parte dei risultati che non prevedono interazione umana.
Quali sono i settori più interessati?
La domanda che salta all’attenzione: in quali nicchie troveremo il maggior numero di risultati generati con l’intelligenza artificiale di Google? Quali sono i settori colpiti dalla Search Generative Experience? La ricerca pubblicata da Onely su Search Engine Journal è chiara.
I settori verticali hanno una copertura intorno al 90% e scendono fio all’80% con una sola eccezione: quello della finanza. Poi, altre nicchie sono particolarmente colpite come avviene, ad esempio, nei contenuti beauty e del settore automotive o dell’e-commerce.
Tra i settori colpiti dalla Search Generative Experience bisogna considerare anche quelli che ottengono un numero maggiore o minore di link alla fonte. Cosa significa questo?
Puoi ottenere traffico organico da Google SGE solo quando gli utenti fanno click sul link di riferimento del contenuto generato dall’intelligenza artificiale. Il numero di questi elementi varia da tre a cinque. Ad esempio, nel settore finanziario o alberghiero Google SGE mostra una media di circa tre fonti per query. E questo rende tutto più difficile.
