In una recente analisi è stato dimostrato un comportamento atipico di link e domini nella SGE, la Search Generative Experience di Google. Nello specifico, noi sappiamo che quando un utente fa una ricerca e ottiene il box generato dall’AI, ci sono dei link di approfondimento.
Link che fanno da riferimento per verificare le informazioni online. Bene, dallo studio condotto da authoritas.com è emerso che il comportamento di Google rispetto alla scelta dei link per approfondire le fonti è piuttosto schematico rispetto ai relativi numeri.
Come si articolano link e domini nella SGE
Il box mostra circa 10 link di approfondimento ma solo 4 collegamenti univoci da altrettanti siti web. Ciò significa che, di solito, nei link e domini nella SGE, due o tre collegamenti puntano allo stesso portale. Cosa significa per la generazione ex novo di una risposta?
Tende ad avere una maggiore concentrazione di collegamenti ma meno domini unici rispetto al bottone “show more”, che presenta una gamma più ampia di link e siti web differenti.
Questa diversità nella gestione delle fonti suggerisce che il contenuto SGE fornisce una gamma di fonti, ma vi è una certa ripetizione degli stessi collegamenti in istanze diverse.
Cosa significa per la SEO della SGE?
Sicuramente siamo, in parte, spaventati dal fatto che molti primi risultati su Google saranno scalzati dalla Search Generative Experience. Ma è anche vero che ricevere un link in questa sezione può cambiare le sorti della tua visibilità online. Come procedere con la SEO?
Appare chiaro che è sempre più importante la qualità del tuo contenuto. Proprio perché Google decide e sceglie tra pochi domini una gran quantità di collegamenti ipertestuali, bisogna puntare su una continua ottimizzazione in modo da apparire come un punto di riferimento per il motore di ricerca. Che deve sapere dove prendere le fonti migliori.